martedì 27 novembre 2007

ringraziamenti l'altroieri... luglio 2005

RINGRAZIAMENTI

Ho molti ringraziamenti da fare e di sicuro non finisco con queste pagine.

Ringrazio i miei instancabili genitori che ogni giorno mi insegnano a lottare per questa vita; mio padre Egidio per l’amore che mi ha trasmesso per il fischiettare, per gli animali, la natura e la terra, per la sua saggezza di proverbi popolari e per l’autorità mascherata dura ma benevola che mi ha permesso di non prendere il volo per facili entusiasmi; mia madre Antonia per avermi reso partecipe in qualche modo alla sensibilità ineffabile femminile, per il suo amore per la famiglia e per i fiori, e per l’empatia verso l’invisibile che mi ha donato.

Ringrazio mio fratello Raffaele per essermi stato sempre vicino a metà tra un padre e un amico, con la maturità di un fratello maggiore, la giocosità con cui diventiamo due cuccioli che si azzuffano e la gioiosità e l’ironia a cui ogni giorno mi rifaccio e che mi ha salvato dal prendere troppo sul serio parecchi attimi della mia vita. Lo ringrazio perché ha fiducia in me, e mi considera un fratello che cresce, non semplicemente un fratello più piccolo, condividendo con me la sua musica, i suoi progetti e le belle serate con i suoi amici, in poche parole la sua vita.

Ringrazio la mia famiglia tedesca, Barbara Henning e Horst Arndt, che mi hanno insegnato a muovere i primi passi in un’altra cultura, rendendo possibile e avvincente giorno dopo giorno il difficile cammino costellato sempre di nuove scoperte. Attraverso il loro amore è stato spontaneo e sarà duraturo l’amore per la Germania. Danke für die Liebe und die lachende Tage.

Ringrazio la docente Silvia Failli per la sua attenta disponibilità e per le letture, fonti inesauribili di ricchezza e curiosità, consigliatemi.

Ringrazio le persone che hanno reso possibili quest’anno due nuove e bellissime esperienze che ancora mi aiutano a crescere. La dott.sa Luigina Dario che mi ha pazientemente iniziato alla psicomotricità durante il tirocinio con una profonda umanità che credevo smarrita tra gli psicologi, e tutti i soci dell’associazione Diadacon onlus e i partecipanti agli stage che continuano a dimostrarmi affetto attraverso il gioco e il corpo. Stefano Razzolini istruttore del corso di teatro del corpo, pantomime e clownerie che con il sorriso ha tenuto e fatto ottenere risultati a un bel gruppo di pazzi scatenati.

Come non ringraziare poi gli amici più intimi, che non so a volte come fanno a sopportarmi.

Il Mieru-Francesco De Pascalis, con cui condivido una profonda passione musicale, filosofica-paranoide-schizoide, e che mi dona una esuberanza di origini di infanzia e allo stesso tempo una importante compagnia dai sapori saggi, antichi e veritieri, come il vino, a volte difficile da apprezzare fino in fondo. Mimmo Pino Ommo, con le sue chicche di saggezza e ilarità che a volte vengono troppo dal profondo, la sua solare voce napoletana, la sua simpatia autolesiva, e che mi cura dalle mie vertigini riportandomi con i piedi per terra. Rosanna, una donna con le palle per amico, non badiamo ai peli sulle lingue e ci facciamo compagnia tra mille mal di testa e spine che fanno male. Marco il capo di tutti i bresciani, compagno dei primi giorni timidi e impauriti ma tanto avvincenti e vissuti senza dormire dell’università, dissacrante con un pota anche senza bestemmiare e molto profondo, parsimonioso di osservazioni ma sempre ricche di un punto di vista nuovo, vicino anche in viaggi e giorni lontani.

I miei compagni di casa, per i pranzi condivisi e le chiacchierate. I miei amici di Nemoli e dintorni e della Germania: Albantonio per la bella coppia narcisistica-chitarristica formata da adolescenti; Ciaccigno Francesco per i lunghi silenzi riempiti di arpeggi fatti alla luce delle stelle di un misero paesino; James dog per le partite a basket, Nick olaf, Luis, Alessandro, David, Costantin, quante Jever e Beck’s bevute insieme…

Grazie alle ragazze, perché se la vita è un’avventura, loro sono un viaggio mistico: Carolina, Ines, Gaia…

Un ringraziamento particolare và ad Alexandra Reinalter, il mio primo vero amore, che con profondo affetto mi ha donato una maturità e una felicità uniche.

Ringrazio l’amore in generale, perché quasi sempre fa bene (se non è solo illusione), è la migliore cosa per conoscere l’altro, nonché fa imparare molto velocemente le lingue straniere.

Ringrazio i piccoli principi, tutti i bambini e le volpi, e Snoopy e Charlie Brown. Grazie Schultz per aver scritto “I libri di psicologia non servono a niente se li capisci”.

Ringrazio Keith Jarrett e i suoi concerti di Colonia, Ivano Fossati e le sue carte da decifrare, e Manu Chao e la sua clandestinità. Ringrazio tutta la musica, una passione che mi rende la vita più armoniosa, e la chitarra che è l’unica donna che sta quasi sempre con me.

Ringrazio le montagne azzurre e brulle dell’Appennino lucano, in particolare il monte sirino e tutta la valle del Noce. Ringrazio poi il Brenta per le corse in compagnia con Francesco Microfono, con le rive che erano in festa grazie alle grigliate degli immigrati. Ringrazio l’odore dei tigli e del sambuco, prato della valle per l’anarchia studentesca-culturale fino a tarda notte e piazza delle erbe per questa invenzione degli spritz, in fondo lo spritz non è solo “una bomba alcolica bevuta dagli studenti di Padova per dimenticare che sono a Padova” come dice Beppe Grillo.

Ultimo, ma non per importanza, ringrazio me stesso, le mie mani sudate e il mio naso, il bradipo, il fringuello e Franz, tutti nomignoli di epoche diverse, che qualcosa hanno a che fare con la mia identità e cultura.

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